Cultura

Pasolini, pungolo della coscienza civile

Pasolini, pungolo della coscienza civilePier Paolo Pasolini

Convegni Un autore che non ha mai dismesso i panni dello scrittore «legislatore». Si spiega così anche il suo impegno infaticabile nel campo della comunicazione e dell’intervento giornalistico

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 4 novembre 2017
«E noi abbiamo una vera missione, in questa spaventosa miseria italiana, una missione non di potenza o di ricchezza, ma di educazione, di civiltà». Si devono al giovane Pasolini queste parole, inviate nell’agosto 1943 da Casarsa all’amico Luciano Serra. Trasudano lucidità di pensiero civile, passione pedagogica, febbrile voglia di fare. Con chiarezza esemplare si impegnano precocemente a delineare il compito immane, e insieme esaltante, cui a metà del secolo scorso era chiamata tutta una nuova generazione intellettuale, di cui Pasolini si sentiva e in effetti divenne l’alfiere. DOPO L’UMILIAZIONE liberticida del ventennio fascista e ancora nel pieno di una guerra...

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