Cultura
Passeggiando fra gli squinternati dei romanzi
Itinerari critici Riflessioni intorno al libro «Repertorio dei matti della letteratura russa» di Paolo Nori, per Salani
Dal film «Delitto e castigo» di Lev Kulidzhanov, 1970
Itinerari critici Riflessioni intorno al libro «Repertorio dei matti della letteratura russa» di Paolo Nori, per Salani
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 31 marzo 2021
Tra gli scrittori italiani contemporanei Paolo Nori è il più stakanovista. Dal 1999, anno di uscita dei suoi primi due libri (Le cose non sono le cose per Fernandel e Bassotuba non c’è per DeriveApprodi), è perfino difficile contare i testi in cui, in un modo o nell’altro, ha messo le mani. Attualmente Wikipedia gli attribuisce 44 romanzi (etichetta ampia ma appropriata, se accettiamo che il romanzo oggi sia, come ha sintetizzato Guido Mazzoni, «il genere in cui si può raccontare qualsiasi storia in qualsiasi modo»). A questi vanno sommate le traduzioni (dieci, se abbiamo calcolato bene) e i libri...