Cultura

Passi di una politica plurilingue

Passi di una politica plurilingueGrazia Barbiero, seconda da sinistra, a Merano nel 1972, esprime solidarietà agli operai della fabbrica Montedison di Sinigo accanto al prete operaio don Carmelo Setti. © Archivio Enzo Nicolodi

SCAFFALE «Scenari in movimento. Gli anni settanta e ottanta in Alto Adige/Südtirol», di Grazia Barbiero edito da Raetia. La sigla era doppia: Pci/Kpi (Kommunistische Partei Italiens). La sezione femminile era un collettivo in cui nascevano idee nuove con consultori, asili-nido e case contro la violenza. Tra i punti: il movimento delle donne, le lotte delle «operaie del Loden» e la fabbrica Merlet di Merano

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 2 ottobre 2021
Sin dalla foto di copertina del bel volume Scenari in movimento. Gli anni settanta e ottanta in Alto Adige/Südtirol, a firma di Grazia Barbiero, uscito con l’editore Raetia con sede a Bolzano (pp. 280, euro 19.90) si capiscono i due ruoli fondamentali ricoperti dall’autrice. Da sempre ha militato attivamente nel partito comunista italiano, di cui oggi sono rimaste pochissime schegge in un Pd sempre più frastagliato e sempre meno di sinistra: in copertina vediamo una giovane donna, nel 1972, durante un incontro con operai della Montedison di Sinigo (fabbrica voluta a suo tempo da Mussolini per italianizzare la zona con...

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