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Passione e energia, il lavoro dei Conservatori

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Note sparse Spira un vento di «speranza» per il 2018 a leggere i segnali provenienti dalle «istituzioni» nei confronti del jazz italiano, anche se manca una politica per la diffusione della musica non commerciale

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 10 gennaio 2018
Spira un vento di «speranza» per il 2018 a leggere i segnali provenienti dalle «istituzioni» nei confronti del jazz italiano, anche se manca una politica per la diffusione della musica non commerciale – nella società e nei media – e per la sua presenza quale reale pilastro educativo nella scuola. Dopo una grande mobilitazione in dicembre del settore (coordinata da MIDJ, associazione Musicisti Italiani di Jazz), la legge di bilancio da poco approvata contiene un emendamento che prevede la stabilizzazione dei docenti precari dell’AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica). I «precari storici» sono ancora 1/4 circa dei docenti dei...

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