Alias Domenica
Passioni di uno strafottente individualista
Scrittori francesi Uscito nel 1950 e ambientato nella Parigi occupata dal nazismo, «La cattiva strada» è un provocatorio esempio di negazione dell’impegno, il cui protagonista è preso in una relazione proibita: da Adelphi
Albert Marquet Le repos devant la maison, 1944
Scrittori francesi Uscito nel 1950 e ambientato nella Parigi occupata dal nazismo, «La cattiva strada» è un provocatorio esempio di negazione dell’impegno, il cui protagonista è preso in una relazione proibita: da Adelphi
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 2 dicembre 2018
E’ fin troppo facile dirlo, con il senno di poi: un romanzo come Les mal partis di Sébastien Japrisot – uscito nel 1950, quando l’autore era ancora teen ager, e ora uscito per la prima volta in italiano con quasi settant’anni di ritardo, sotto il titolo La cattiva strada (traduzione di Simona Mambrini, Adelphi, pp. 224, 16,00) era destinato a non avere séguito: a rimanere, nella sostanza anche se non di fatto, un’opera unica, esattamente come il libro d’esordio di J.D. Salinger, The Catcher in the Rye (1951), ossia Il giovane Holden, ben più celebre e tempestivamente tradotto in francese...