Europa

Pastiglie di iodio per salvarsi dall’incidente nucleare

Belgio e Francia Distribuzione di iodio, in Belgio nell'arco di 100 km, in Francia solo di 10, per proteggere la tiroide dalla radioattività. Misura giudicata risibile di fronte ai rischi di centrali ormai vecchie di 40 anni. Germania e Lussemburgo chiedono la chiusura di siti a Parigi e Bruxelles. La crisi della filiera nucleare francese, Edf e Areva

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 30 aprile 2016
L’intera popolazione del Belgio, circa 11 milioni di persone, riceverà delle pastiglie di iodio, destinate a proteggere la tiroide dalla radioattività, in caso di incidente in una centrale nucleare (per vetustà, il rischio terrorismo non viene evocato). La decisione è stata annunciata qualche giorno fa dalla ministra della Sanità, Maggie De Block. Finora, le pastiglie di iodio, misura considerata trascurabile dagli oppositori del nucleare, erano distribuite solo in un arco di 20 km attorno alle centrali. La ministra ha reagito all’allarme crescente attorno alle centrali di Tihange, Doel, e alle centrali di ricerca nucleare di Fleurus e Mol. Pastiglie di...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi