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Patologie democratiche al pettine del populismo

Europa Quel che sta succedendo oggi in Europa - le ansie e la collera di masse impoverite e precarizzate - era facilmente prevedibile e fu da molti previsto già venti, trent’anni fa, ai tempi in cui si misero nero su bianco i Trattati neoliberisti e poi ci si affidò all’unione monetaria e alle politiche di austerity

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 23 settembre 2016
Alberto BurgioEUROPA/ITALIA
A New York, tre giorni dopo il frustrante summit di Bratislava, Matteo Renzi ha ricevuto il Global Citizen Award dalle mani di John Kerry che lo ha calorosamente elogiato (guidata da un leader europeo dinamico e sempre più importante, l’Italia va nella giusta direzione) e pubblicamente definito uno «high energy guy». Una soddisfazione, non c’è che dire. È bello che ogni tanto qualcuno mostri di volerti bene e ti dia pure una mano. È stato in quella circostanza che, raggiante, euforico, commosso, il presidente del Consiglio ha detto una cosa seria. Delle cui implicazioni non sappiamo quanto sia consapevole. In...

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