Scuola
Patrizio Bianchi, l’ascesa dalla task force di Azzolina alla guida del ministero dell’Istruzione
Il ritratto Un’economista teorico del «territorio educante» in continuità con la stagione delle riforme che hanno trasfigurato la scuola italiana. In vista del «Recovery Fund» che il governo Draghi dovrà realizzare si spende molta enfasi a descrivere l'istruzione come «formazione professionale, competenze e eccellenze»
Patrizio Bianchi
Il ritratto Un’economista teorico del «territorio educante» in continuità con la stagione delle riforme che hanno trasfigurato la scuola italiana. In vista del «Recovery Fund» che il governo Draghi dovrà realizzare si spende molta enfasi a descrivere l'istruzione come «formazione professionale, competenze e eccellenze»
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 13 febbraio 2021
Il programma di governo del neoministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, docente di economia applicata e già a rettore a Ferrara con interessi sulla riforma della pedagogia e dell’istruzione, è stato esposto il 9 giugno 2020 in un’audizione alla commissione cultura della Camera. In quella sede Bianchi espose le conclusioni del rapporto della «task force» voluta dall’ex ministra Azzolina e mai rese del tutto note. Con un’indubbia capacità comunicativa e retorica, basata sulla neo-lingua dei manager e degli economisti dell’istruzione, Bianchi ha ripreso il concetto di «autonomia» formalizzata dalla riforma Berlinguer-Zecchino (2000) e strutturata dalla «Buona scuola» di Renzi (2015), riforme-emblema di...