Alias
Paul Bacon, jazz da copertina
Storie/Il grafico statunitense ha realizzato alcune immagini entrate nella storia del genere Con la nascita del long playing, 50 anni fa, arrivano anche le prime cover «artistiche», di cui fu maestro e precursore
Una delle copertine realizzate da Paul Bacon
Storie/Il grafico statunitense ha realizzato alcune immagini entrate nella storia del genere Con la nascita del long playing, 50 anni fa, arrivano anche le prime cover «artistiche», di cui fu maestro e precursore
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 16 febbraio 2019
Freedom Suite (Sonny Rollins), New Jazz Conceptions (Bill Evans), Lerner & Loewe (Chet Baker), Amazing Bud Powell, Memorial Album (Fats Navarro), Thelonious Monk Plays Duke Ellington, Brillant Corners e Thelonious Himself (ancora di Monk) sono album «storici», fra le pietre miliari della centenaria storia jazzistica: ciò che unisce gli otto dischi è Paul Bacon (1923-2015) che ne cura l’aspetto grafo-visivo, realizzandone la cover o pochette (o copertina), destinata a entrare nell’immaginario collettivo, forse al pari delle stesse musiche incise. Bacon resta un artista figurativo esemplare nell’iter evolutivo del graphic design, non solo applicato alla discografia, anzi, la sua fama, da...