Paul Howarth e l’epopea selvaggia del bush australiano
L'intervista Parla lo scrittore anglo-australiano autore di «Solo ladri e assassini» (HarperCollins). Tra siccità e monsoni, nel Queensland della fine dell’800 la polizia nativa impone con la violenza il potere dei coloni bianchi facendo strage di indigeni. Ma un giovane si ribella. «Uno degli aspetti che mi ha colpito di più di quel periodo è l’apparente contrasto tra le regole relative alla proprietà che il governo applicava nelle città, per lo più sulla costa, e la brutale illegalità che regnava nell’entroterra. Un paradosso la cui eco risuona ancora oggi»
L'intervista Parla lo scrittore anglo-australiano autore di «Solo ladri e assassini» (HarperCollins). Tra siccità e monsoni, nel Queensland della fine dell’800 la polizia nativa impone con la violenza il potere dei coloni bianchi facendo strage di indigeni. Ma un giovane si ribella. «Uno degli aspetti che mi ha colpito di più di quel periodo è l’apparente contrasto tra le regole relative alla proprietà che il governo applicava nelle città, per lo più sulla costa, e la brutale illegalità che regnava nell’entroterra. Un paradosso la cui eco risuona ancora oggi»