Visioni
Paul Morrissey, l’occhio di un eccentrico dell’underground
Cinema Addio all’artista americano «consulente spirituale» di Warhol, protagonista della scena anni Sessanta. La trilogia con Joe Dallessandro: «Flesh», «Trash», «Heat», la comicità, il senso del burlesco contro la morale
Paul Morrissey – foto Getty Images
Cinema Addio all’artista americano «consulente spirituale» di Warhol, protagonista della scena anni Sessanta. La trilogia con Joe Dallessandro: «Flesh», «Trash», «Heat», la comicità, il senso del burlesco contro la morale
Pubblicato 24 giorni faEdizione del 29 ottobre 2024
Si è sempre vociferato sul fatto che Paul Morrissey in realtà sia il vero autore dei film di Andy Warhol. Ora, non c’è dubbio che il grande artista americano è la mente degli oltre 70 film realizzati tra il 1963 e il 1969, ma è altrettanto sicuro che ad essere il braccio operativo («consigliere spirituale» lo chiamano Aprà e Ungari), sia stato questo filmmaker newyorkese che comincia a ruotare intorno alla Factory nel 1965 e che, dopo un inizio carriera davvero underground, raggiunge la notorietà internazionale tra il 1968 e il 1972, firmando tre lungometraggi che sono rimasti nella storia...