Cultura

Paulo Mendes da Rocha, una città per l’utopia

Paulo Mendes da Rocha, una città per l’utopiaPaulo Mendes da Rocha

RITRATTI La scomparsa a 92 anni del grande architetto brasiliano. Vicino al partito comunista, con il golpe militare fu espulso dalla facoltà di san Paolo

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 25 maggio 2021
L’ultima volta che incontrammo Paulo Mendes da Rocha, scomparso domenica a 92 anni nella sua San Paolo, fu in occasione del Leone d’oro alla carriera assegnatogli nel 2016 alla Biennale Architettura di Venezia. Quattro anni prima, aveva duettato con Yvonne Farrell e Shelley McNamara (Grafton Architects) nel Padiglione Centrale nell’edizione della mostra diretta da David Chipperfield (Common Ground) riaffermando la sua idea di architettura come «geografia costruita», in altre parole come fosse necessario «sottrarre l’architettura alla creazione e al pensiero di oggetti isolati per mostrarla come una trasformazione inesorabile della natura». IN QUESTO SENSO la sua esplorazione nel corso di...

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