Alias Domenica
Pavese, solo après coup tornano a galla gli antichi giorni
Classici italiani Un lungo saggio critico di Ivan Tassi introduce la nuova edizione, per Garzanti, del «Mestiere di vivere», il cui interesse sta nel «ripullulare imprevisto di pensieri e stati concettuali»
Felice Casorati, «Testa di gesso», 1940
Classici italiani Un lungo saggio critico di Ivan Tassi introduce la nuova edizione, per Garzanti, del «Mestiere di vivere», il cui interesse sta nel «ripullulare imprevisto di pensieri e stati concettuali»
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 30 gennaio 2022
A partire dagli anni Venti del Novecento, la letteratura italiana diventa un laboratorio di esperienze creative, che provano a dare sostanza a quella categoria ampia a cui diamo il nome riassuntivo di modernità. Il bisogno di una rivoluzione attraversa l’opera di scrittori anche assai diversi, impegnati a raccontare un’idea mutata di realtà e analizzare i comportamenti di un soggetto ambiguo, estraneo ai protocolli, stilistici e concettuali, del naturalismo. Quando Cesare Pavese, nato come Vittorini nel 1908, si pone domande sulla prassi e sull’essenza della letteratura, ha di fronte un panorama italiano insoddisfacente. Alle ideologie egemoni nell’Italia fascista, contrappone soluzioni alternative,...