Politica
Pd, c’è il caso Mineo. Ma si litiga anche sul corteo Cgil
Democrack Cominciano ad arrivare le adesioni degli esponenti della sinistra al corteo del 25 ottobre contro il Jobs act. E fra i renziani c’è chi invoca il pugno duro
Democrack Cominciano ad arrivare le adesioni degli esponenti della sinistra al corteo del 25 ottobre contro il Jobs act. E fra i renziani c’è chi invoca il pugno duro
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 10 ottobre 2014
«Io sono uscito dall’aula, non ho votato la fiducia. Quando mi hanno candidato nel programma non c’era l’idea di dare ragione a Sacconi nella sua crociata contro l’art. 18. Ma Renzi ha vinto. La nostra battaglia per il momento si è conclusa con una sconfitta. Cercavo il modo migliore di dire al mio premier che di forzatura in forzatura si lasciano troppi cadaveri per terra». Di buon mattino ad Agorà (Raitre) il senatore dissidente Corradino Mineo è un fiume in piena. Parla dei cadaveri che lo scontro sul Jobs act lascia nel Pd. Parla di sé, politicamente parlando. In realtà...