Politica
Pd, l’analisi del vuoto
Democrack La direzione convocata per discutere delle regionali serve a Renzi per scaricare ogni colpa e mettere la fiducia anche nel partito: si va avanti sulle riforme, «senza indugio» e senza verità. Un ordine del giorno "velocista" ignora le frenate di Berlusconi e la crisi del patto del Nazareno. La minoranza, forte in commissione alla camera, non vota
Matteo Renzi
Democrack La direzione convocata per discutere delle regionali serve a Renzi per scaricare ogni colpa e mettere la fiducia anche nel partito: si va avanti sulle riforme, «senza indugio» e senza verità. Un ordine del giorno "velocista" ignora le frenate di Berlusconi e la crisi del patto del Nazareno. La minoranza, forte in commissione alla camera, non vota
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 2 dicembre 2014
Andrea FabozziROMA
Marciare sulle riforme elettorale e costituzionale, per non marcire. La direzione del Pd approva quanto chiede il segretario presidente del Consiglio: si va avanti «senza indugio». Facendo finta che Berlusconi non abbia premuto il freno, che le dimissioni annunciate di Napolitano non abbiano messo in discussione quella «tempistica già prevista» dal patto del Nazareno. Di questo non si parla. Del fatto che l’Italicum riveduto e corretto non sia applicabile, perché lascia il senato scoperto, nemmeno. Persino il trucco del capolista bloccato e preferenze per gli altri non si può mettere in discussione, malgrado una processione di costituzionalisti persino amici abbia...