Politica
Pd, liste aperte alle europee, la mossa che frena la scissione
Democrack/Primarie Pd Zingaretti, da Boldrini a Calenda sì al «listone». Oggi sarà a Milano con Sala e Pisapia.«Il simbolo non è un dogma , non serve nasconderlo rigenerarlo». No di Martina. Renziani a testa bassa: vuole rifare il Pds con D’Alema e la sinistra. Fratoianni: noi non ci saremo
Nicola Zingaretti, presidente del Lazio e candidato alle primarie Pd – LaPresse
Democrack/Primarie Pd Zingaretti, da Boldrini a Calenda sì al «listone». Oggi sarà a Milano con Sala e Pisapia.«Il simbolo non è un dogma , non serve nasconderlo rigenerarlo». No di Martina. Renziani a testa bassa: vuole rifare il Pds con D’Alema e la sinistra. Fratoianni: noi non ci saremo
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 12 gennaio 2019
Non è la rottamazione del simbolo, non è il «superamento del Pd» descritto da Carlo Calenda, in realtà non si capisce bene che cosa sia, però intanto Nicola Zingaretti muove le acque paludose del congresso dem con la proposta di «liste aperte» alle europee. Lo fa dalle colonne del Messaggero: «Dobbiamo aprirci e allargarci, aggregare forze culturali, economiche e sociali per dare l’idea che c’è un’Europa da rifondare», dice il favorito alla corsa per la segreteria Pd. Il simbolo del partito, aggiunge, «non è un dogma», «non si tratta di nasconderlo, ma di rigenerarlo». E comunque, conclude provando a bypassare...