Internazionale

Pechino-Taipei: dietro lo scontro c’è la diplomazia dei microchip

Pechino-Taipei: dietro lo scontro c’è la diplomazia dei microchip

Semiconduttori i rapporti commerciali sono andati avanti. E per certi versi anche quelli diplomatici, solo senza la rappresentanza dei rispettivi governi. Il ruolo di "ambasciatori" è ricaduto sui colossi tecnologici

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 29 ottobre 2021
La stretta di mano era durata circa un minuto. Il palcoscenico era l’hotel Shangri-La di Singapore e il menù della cena prevedeva gamberi, asparagi fritti e noodles piccanti. Il tutto bagnato da due bottiglie di Kaoliang, il liquore prodotto nelle Kinmen. I due astanti erano Xi Jinping e Ma Ying-joeu. Era il 7 novembre 2015. Da lì a poco, a Taipei sarebbe arrivata Tsai Ing-wen sull’onda del “movimento dei girasoli”. Tra telefonate di Donald Trump e legami strategici con gli Stati Uniti da una parte, muscoli in bella mostra e pressioni militari dall’altra, il dialogo politico tra le due sponde...

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