Alias Domenica
Pedriali, solitudine ombrosa fra i corpi masacceschi
Un addio a Dino Pedriali È stato un maestro di nudi, da quello «terminale» di Pasolini a Chia, a quelli dei nuovi ragazzi di vita. Ma anche un complice testimone di artisti: Man Ray, Warhol, Nureyev
Dino Pedriali, "Autoritratto con «Hasselblad»" © Dino Pedriali by SIAE 2016
Un addio a Dino Pedriali È stato un maestro di nudi, da quello «terminale» di Pasolini a Chia, a quelli dei nuovi ragazzi di vita. Ma anche un complice testimone di artisti: Man Ray, Warhol, Nureyev
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 28 novembre 2021
Di grande formato, sulla sovracoperta un volto a tutta pagina benché abbuiato dalla massa di capelli sconvolti, il volume si intitola Pier Paolo Pasolini e consiste in un centinaio di immagini fotografiche in biancoenero mentre il colophon si limita a riportare un «1975» evidentemente predatato, e di almeno un paio di mesi, dall’Editrice Magma di Roma. Le foto, che il tempo ha rese celeberrime, per lo più risalgono all’ottobre precedente e ritraggono il poeta in un duplice set, tra Sabaudia, dove si aggira in solitudine nel silenzio costernato, metafisico, dei marmi fascisti, e la Torre di Chia in cui, non...