Internazionale

Pegasus ovunque, spiati anche i fedelissimi di Netanyahu

Pegasus ovunque, spiati anche i fedelissimi di NetanyahuIl logo della Nso su una delle sedi israeliane della compagnia – Ap

Israele Continua la bufera interna sulla polizia israeliana: tra gli hackerati leader delle proteste dei disabili e degli etiopi, ma anche il figlio e due consiglieri dell'ex premier. Verso un'indagine di Stato. Ma il quadro che emerge è di un uso capillare e affatto timido dello spionaggio interno, mentre fuori Tel Aviv tesseva una rete di alleanze basata sul controllo sociale

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 8 febbraio 2022
Il capo della polizia israeliana Kobi Shabtai era già atterrato ad Abu Dhabi quando un nuovo articolo sul sito Calcalist gettava l’ennesima ombra sull’uso nebuloso dello spyware Pegasus da parte del corpo che dirige. Negli Emirati per puntellare l’Accordo di Abramo con la cooperazione alla sicurezza, Shabtai avrà sicuramente avuto il tempo di leggere l’ultima rivelazione, dal titolo lapalissiano: «Nessuno è immune». Segue la lista di personalità che la polizia israeliana in questi anni avrebbe spiato (senza via libera della magistratura e nell’assenza di inchieste in corso), infiltrando nei loro cellulari il famigerato spyware della compagnia israeliana Pegasus. C’è di...

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