Alias Domenica
Peggy tra i feticci, a parte l’avanguardia
A Venezia, Collezione Guggenheim, "Migrating Objects. Arte dall’Africa, dall’Oceania e dalle Americhe nella collezione Peggy Guggenheim" Le 35 opere di arte primitiva della collezione vengono presentate prestando nuova attenzione ai loro valori specifici: sia etnografici che stilistici
Peggy Guggenheim e un copricapo Ago Egungun, XX secolo, foto Archivio Cameraphoto Epoche, The Solomon R. Guggenheim Foundation
A Venezia, Collezione Guggenheim, "Migrating Objects. Arte dall’Africa, dall’Oceania e dalle Americhe nella collezione Peggy Guggenheim" Le 35 opere di arte primitiva della collezione vengono presentate prestando nuova attenzione ai loro valori specifici: sia etnografici che stilistici
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 23 febbraio 2020
Rosella Mamoli ZorziVENEZIA
Oggetti che migrano: un concetto molto americano, riguardo alle opere d’arte acquistate in Europa durante l’Ottocento e il Novecento dagli americani. Concetto che potrebbe essere declinato in «saccheggio» (certo, applicabile anche ad altri luoghi, come ad esempio la Repubblica di Venezia nel suo glorioso passato rispetto ai manufatti orientali). Gli oggetti, le opere d’arte, come le persone, emigrano nei paesi ricchi: ma impoveriscono della loro storia i paesi poveri. Vengono però trattati, gli oggetti, molto bene, nei paesi ricchi. Ecco dunque, aperta fino al 14 giugno, Migrating Objects Arte dall’Africa, dall’Oceania e dalle Americhe nella collezione Peggy Guggenheim (a cura...