Politica
Penale, la fiducia che Renzi non voleva
Giustizia Riforma Orlando al sicuro dai franchi tiratori: niente voti segreti. Grillini scatenati: serve a corrotti e Ong. Oggi alla camera l’ultimo sì a un provvedimento di un solo articolo e 95 commi, con dentro la delega sulle intercettazioni e le carceri. Già dimenticata invece la legge elettorale, se ne parlerà solo dopo i ballottaggi
Il ministro della giustizia Orlando – lapresse
Giustizia Riforma Orlando al sicuro dai franchi tiratori: niente voti segreti. Grillini scatenati: serve a corrotti e Ong. Oggi alla camera l’ultimo sì a un provvedimento di un solo articolo e 95 commi, con dentro la delega sulle intercettazioni e le carceri. Già dimenticata invece la legge elettorale, se ne parlerà solo dopo i ballottaggi
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 14 giugno 2017
Accantonata la legge elettorale, la camera vota oggi la fiducia sul disegno di legge di riforma del processo penale. Quella fiducia che, dopo aver riunito ministri e capigruppo nella sede del Pd a metà maggio, Renzi aveva decisamente escluso. Perché è materia che sta a cuore al suo primo oppositore interno, il guardasigilli Orlando. Ma soprattutto perché non voleva regalare ai 5 Stelle argomenti di propaganda – prescrizione troppo breve, «bavaglio» alle intercettazioni – in vista della campagna elettorale. Allora il segretario Pd sperava ancora nelle elezioni ravvicinate. Ora invece quella prospettiva non c’è più. Non che i grillini rinunceranno...