Politica

Pene domiciliari, tradito l’impegno con l’Ue

Pene domiciliari, tradito l’impegno con l’UeIl ministro di Giustizia, Andrea Orlando

Carcere Il governo Renzi fa scadere la delega sulle riforme promesse a Strasburgo. Vince la linea Salvini

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 29 gennaio 2015
Il governo Renzi l’aveva presentata al Consiglio d’Europa, nel giugno scorso, come una delle misure «strutturali» risolutive del problema del sovraffollamento carcerario per il quale l’Italia era stata condannata dalla Corte europea dei diritti umani. Sanzioni evitate perché il Comitato dei ministri europei, oltre ad apprezzare i «significativi risultati» già ottenuti, aveva accolto «positivamente l’impegno delle autorità italiane», dimostrate attraverso «le varie misure strutturali adottate per conformarsi alle sentenze» di Strasburgo. Ma l’esecutivo ha fatto scadere la delega ricevuta dal Parlamento che lo obbligava a riformare entro il 17 gennaio 2015 il nostro sistema penale introducendo l’arresto e la detenzione...

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