Economia

Pensioni, la busta arancione è uno strumento di democrazia

Pensioni, la busta arancione è uno strumento di democraziaIl presidente dell'Inps Tito Boeri e la busta arancione

Retroscena Per il presidente dell'Inps Tito Boeri la classe politica ha nascosto per vent'anni la situazione previdenziale agli italiani. In queste ore, finalmente, le poste invieranno l'estratto conto contributivo. La storia inizia nel 1995 con la riforma Dini. Nel 2010 Mastrapasqua, predecessore di Boeri, disse: "Se la rivelassimo, ci sarebbe un sommovimento sociale". Nel 2012 Mario Monti chiese a Elsa Fornero di sorvolare. Da oggi, forse, sarà più chiaro le diseguaglianze epocali prodotte dal sistema contributivo

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 21 aprile 2016
L’Inps ha preparato le lettere che gli italiani ritroveranno nelle «buste arancioni» con l’estratto conto contributivo e la simulazione standard della pensione futura. Sono circa 150mila, su 7 milioni, le buste che saranno state consegnate in queste ore alle Poste per la spedizione. Prevista dalla riforma Dini, la busta arancione è uno strumento per fare luce sulla condizione previdenziale degli italiani. «Abbiamo trovato tantissimi ostacoli perché, lo voglio dire con sincerità, c’è stata paura nella classe politica, paura che dare queste informazioni la possa penalizzare dal punto di vista elettorale» ha detto il presidente dell’Inps Tito Boeri. Una denuncia fondata....

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi