Lavoro

Pensioni, per uscire prima ci vorrà un mutuo

Pensioni, per uscire prima ci vorrà un mutuo

L'idea del governo Proposta del consulente di Renzi, Nannicini: anticipano le banche per non gravare sui conti pubblici. Penalità crescenti a seconda che si esca per disoccupazione o per scelta, e in un caso paga l’azienda. Se si affronta finalmente la «flessibilità», non sembrano però vicini interventi su giovani, precari e sugli assegni più bassi

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 28 aprile 2016
L’idea allo studio del governo è quella di finanziare l’uscita flessibile (cioè anticipata) per il pensionamento attraverso le banche: gli istituti di credito anticiperebbero i soldi necessari i primi anni (quelli “concessi” a chi esce prima, superando i vincoli posti dalla legge Fornero), che verrebbero poi rimborsati nel corso degli anni dagli stessi pensionati, dalle aziende e in piccola parte dallo Stato. Dipenderà dal tipo di uscita: se per scelta, se è imposta dalla perdita del posto, o da una ristrutturazione avviata dall’impresa per cui si lavora. A illustrare questo schema – che però dovrà essere confermato da un testo...

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