Visioni

Per Ciro Giorgini. Sul tavolo di montaggio, i materiali parlano

Per Ciro Giorgini. Sul  tavolo di montaggio, i materiali parlanoCut di Amir Naderi

Immaginari La cinefilia avventurosa e l'attivismo libertario, i cineclub e la tv di Fuori Orario. Un'amicizia, un lavoro e una passione comuni che raccontano un'altra storia del cinema

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 9 aprile 2015
Di Ciro ho conosciuto per prima cosa la passione per la ricerca delle copie dei film. Era la seconda metà degli anni ‘70, l’epoca dei club-cinema, lui all’Officina, io al Movie Club, quando l’unico modo per poter vedere i film era di andare a cercarseli. Non c’era stato Langlois in Italia, né Ledoux. In compenso ci potevano aiutare amici più anziani, Fred Jungk (da cui Ciro ebbe i tagli di Arkadin),o Piero Tortolina, nostro comune maestro, o Angelo Humouda, con la sua utopia «civile» griffithiana. Erano anni di attivismo libertario e di cinefilia avventurosa, in un’atmosfera magari non «politica» in...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi