Europa
Per Covax ci vuole l’ok di Big pharma
Vaccini Nei contratti tra Ue e case farmaceutiche per l’acquisto di dosi, spunta una clausola: prima di donare ai paesi extra-europei, i governi dovranno chiedere l’autorizzazione alle multinazionali. Nemmeno i brevetti danno questo potere alle corporation
Un carico di vaccini per il piano Covax in arrivo ad Antananarivo, Madagascar – Ap
Vaccini Nei contratti tra Ue e case farmaceutiche per l’acquisto di dosi, spunta una clausola: prima di donare ai paesi extra-europei, i governi dovranno chiedere l’autorizzazione alle multinazionali. Nemmeno i brevetti danno questo potere alle corporation
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 4 giugno 2021
L’Unione europea ha prenotato 4,4 miliardi di dosi per i suoi 446 milioni di abitanti. A patto che le forniture siano rispettate, ogni abitante dell’Ue (neonati inclusi) ha a disposizione cinque cicli di vaccinazione completa. Ce ne sarebbe abbastanza per vaccinare una parte consistente dell’umanità e dire davvero addio alla pandemia. I Paesi europei, tuttavia, non sono liberi di donare o rivendere le dosi avanzate ai paesi rimasti fuori dalla corsa al vaccino. Secondo i contratti firmati dall’Ue, le aziende produttrici dei vaccini possono porre il veto su ogni esportazione verso Paesi extra-europei. Lo rivela un’inchiesta del quotidiano spagnolo El...