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Per dire no all’uso di armi esplosive in contesti civili

Per dire no all’uso di armi esplosive in contesti civiliDevastazione urbana dovuta alla guerra in Ucraina – Getty Images

Summit a Dublino I dati parlano chiaro: su dieci vittime, nove sono civili. Dalla Seconda guerra mondiale gli scontri si sono spostati dai campi aperti alle città.

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 17 novembre 2022
Ucraina, Afghanistan, Siria. Conflitti diversi, con un unico denominatore. Cambiano le latitudini e le motivazioni, ma la guerra nell’immaginario collettivo è sempre la stessa: palazzi sventrati, ospedali dove si opera senza energia elettrica, code di sfollati ai confini. Una guerra brutale e urbana. In un mondo ossessionato dal mito dei combattimenti tecnologici e senza perdite tra i militari, sono i civili a pagare il prezzo più alto. I dati parlano chiaro: su dieci vittime, nove sono civili. Dalla Seconda guerra mondiale gli scontri si sono spostati dai campi aperti alle città. L’urbanizzazione globale degli ultimi cinquant’anni ha aumentato i rischi...

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