Alias Domenica
Per fare Storia, uscire dallo storytelling e dal bazar della fiction
Saggistica militante Alla storia progressiva si va sostituendo quella emotiva di instant books e memorie individuali: la denuncia di Francesco Benigno (il Mulino) e Carlo Greppi (Laterza)
Gerhard Richter, Fenstergitter, 1968, Budapest, Museum of Contemporary Art – foto dal catalogo della mostra: G. R., Prato Museo Pecci, Gli Ori, 1999
Saggistica militante Alla storia progressiva si va sostituendo quella emotiva di instant books e memorie individuali: la denuncia di Francesco Benigno (il Mulino) e Carlo Greppi (Laterza)
Pubblicato 26 giorni faEdizione del 27 ottobre 2024
Produzioni che si qualificano storiche escono in strabiliante quantità. Da dove nasce questo bisogno di guardare all’indietro? Dalla voglia di capire le origini della svolta epocale che stiamo attraversando? Dall’illusorio desiderio di individuare nel passato le ragioni di un presente colmo di incognite? È l’inquietante incertezza sul futuro che spinge a interrogarsi su periodi e personaggi e svolte che forse contengono segreti da cui imparare? Sono i moduli audiovisivi da storytelling a dilagare. Divulgatori brillanti mandano in scena «giornate particolari». Fioccano instant books che in svelte paginette profetizzano la disfatta irreversibile dell’Occidente con toni apocalittici. Che ne è della storiografia?...