Internazionale
Per i big del G20 lo stop al carbone resta un tabù
Brutto clima a Osaka I paesi presenti, Cina in testa, producono il 79% delle emissioni di Co2. Al summit si parlerà di inquinamento marino da residui plastici, ma senza vincoli
Brutto clima a Osaka I paesi presenti, Cina in testa, producono il 79% delle emissioni di Co2. Al summit si parlerà di inquinamento marino da residui plastici, ma senza vincoli
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 29 giugno 2019
Che i 20 leader mondiali ne stiano discutendo è certo. Ma da qui a credere che a Osaka saranno prese misure concrete per frenare il cambiamento climatico risulta difficile. Se non altro perché molte delle nazioni che oggi siedono nei banchi del summit hanno continuato a investire massicciamente sul carbone. Solo nell’ultimo anno, secondo gli studi condotti dall’Overseas Development Institute, l’ammontare dei finanziamenti destinati a produzione, stoccaggio e consumo del carbone è quasi triplicato. Si è raggiunto quota 64 miliardi di dollari. Una cifra astronomica a cui partecipano tutti i big della terra. Il 79% delle emissioni di Co2 vengono...