Italia
Per i test è caos totale: i tamponi scarseggiano e le regioni vanno in ordine sparso
La denuncia del epidemiologi «La corsa al tampone non può essere lasciata senza un coordinamento, perché non ci sono né tamponi diagnostici, né strutture per tutti». Stefania Salmaso: «Intervenga il governo, serve un piano nazionale»
L’area Covid dell’aeroporto di Fiumicino dedicata ai test rapidi – LaPresse
La denuncia del epidemiologi «La corsa al tampone non può essere lasciata senza un coordinamento, perché non ci sono né tamponi diagnostici, né strutture per tutti». Stefania Salmaso: «Intervenga il governo, serve un piano nazionale»
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 11 ottobre 2020
Se gli ospedali reggono l’urto della seconda ondata, la rete diagnostica è in seria difficoltà. Le code per i tamponi, la confusione dei medici di famiglia, le incertezze tra i dirigenti scolastici testimoniano di un sistema nel caos. Invece di adottare soluzioni comuni, le Regioni sfornano iniziative autonome a ritmo quotidiano. L’ultima viene dal governatore del Veneto Luca Zaia: «Stiamo lavorando a un tampone rapido in autosomministrazione. È un metodo che mutuiamo dall’estero e che permetterà ai cittadini di farsi da soli un test rapido. Credo che sarà pronto nel giro di 15 giorni». Ma il suo ex-pupillo, il microbiologo...