Scuola
Per il Pd la ricerca è un hobby: niente disoccupazione ai precari
Università La disoccupazione è un bel mestiere. Se lo pagano i signori. Fare ricerca in Italia non è un lavoro. Il governo e il Pd bocciano l'emendamento che estende il sussidio di disoccupazione "DIS-COLL" a dottorandi, assegnisti o borsisti. La protesta a Montecitorio venerdì 18 dicembre
Ricerca precaria – Stefano Montesi
Università La disoccupazione è un bel mestiere. Se lo pagano i signori. Fare ricerca in Italia non è un lavoro. Il governo e il Pd bocciano l'emendamento che estende il sussidio di disoccupazione "DIS-COLL" a dottorandi, assegnisti o borsisti. La protesta a Montecitorio venerdì 18 dicembre
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 16 dicembre 2015
Studenti a vita. Ecco cosa sono i ricercatori precari: dottorandi, assegnisti di ricerca, equilibristi delle borse di studio. Firmano un contratto con le loro università, in tutto simile alla “collaborazione coordinata e continuativa” tanto cara al governo che dice di avere abolito la precarietà. E invece ha abolito le “collaborazioni a progetto” ed è tornato ai vecchi cococò. Straordinaria operazione di innovazione. Questi ricercatori precari, figli di un dio minore che non lavora come salariato né fa il docente, versano i loro contributi alla gestione separata dell’Inps. Quella a cui sono iscritte le partite Iva e i parasubordinati che versano...