«Nella letteratura non esiste l’obbligo di non offendere»
Intervista La docente e studiosa di letteratura per l'infanzia Giorgia Grilli (che parteciperà a un incontro sulla censura alla Children's Book Fair di Bologna) parla del caso Roald Dahl. «Siamo alla distopia, a Fahrehneit 451, quando bisognava impararsi a memoria i libri prima che fossero bruciati. Un Dahl sanificato non ha più la forza poetica che scaturisce proprio da quella sua forma di irriverenza». Interviene anche la scrittrice e illustratrice Beatrice Alemagna: «Toccare le parole di un grande autore significa cambiare l’essenza dei suoi testi, è un atto pericoloso, irrispettoso e altamente allarmante»:
Intervista La docente e studiosa di letteratura per l'infanzia Giorgia Grilli (che parteciperà a un incontro sulla censura alla Children's Book Fair di Bologna) parla del caso Roald Dahl. «Siamo alla distopia, a Fahrehneit 451, quando bisognava impararsi a memoria i libri prima che fossero bruciati. Un Dahl sanificato non ha più la forza poetica che scaturisce proprio da quella sua forma di irriverenza». Interviene anche la scrittrice e illustratrice Beatrice Alemagna: «Toccare le parole di un grande autore significa cambiare l’essenza dei suoi testi, è un atto pericoloso, irrispettoso e altamente allarmante»: