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Per l’età digitale servono strategie aperte e inclusive
Ri-mediamo È tornata alla ribalta la questione delle concessioni per la radiodiffusione e le telecomunicazioni, che in verità hanno da tempo un altro nome: diritti d’uso delle frequenze nel campo radiotelevisivo […]
Ri-mediamo È tornata alla ribalta la questione delle concessioni per la radiodiffusione e le telecomunicazioni, che in verità hanno da tempo un altro nome: diritti d’uso delle frequenze nel campo radiotelevisivo […]
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 29 agosto 2018
È tornata alla ribalta la questione delle concessioni per la radiodiffusione e le telecomunicazioni, che in verità hanno da tempo un altro nome: diritti d’uso delle frequenze nel campo radiotelevisivo (dal 2012) in capo agli operatori di rete distinti ormai dai fornitori di contenuti; nonché autorizzazioni generali nelle telecomunicazioni già dalla fine degli anni Novanta. Il tema delle frequenze ha cambiato pelle, oltre che regime giuridico. La parte che attiene alle Tlc è largamente surdeterminata da Bruxelles. Quella radiodiffusiva ha alle spalle una storia terribile: inchieste della magistratura, rimpalli di responsabilità, stabile benevolenza verso Mediaset. Basti pensare all’anomalia di Retequattro, che...