Internazionale
Per liberarsi dei siriani, il Libano caccia l’Unhcr
Medio Oriente Beirut blocca i visti di lavoro e soggiorno allo staff dell'agenzia Onu. Dal 2011 sono arrivati nel paese dei cedri un milione e mezzo di civili dalla vicina Siria, un peso enorme per uno Stato con sei milioni di abitanti e che ricade per lo più sulle classi povere
Rifugiati siriani in Libano – Afp
Medio Oriente Beirut blocca i visti di lavoro e soggiorno allo staff dell'agenzia Onu. Dal 2011 sono arrivati nel paese dei cedri un milione e mezzo di civili dalla vicina Siria, un peso enorme per uno Stato con sei milioni di abitanti e che ricade per lo più sulle classi povere
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 12 luglio 2018
Gli arabi dicono «Issaa ya abed wa ana assaa maak». Più o meno il nostro «Aiutati che Dio ti aiuta». In Libano sempre più cittadini lo ripetono ai profughi siriani, un milione e mezzo tra registrati dall’Onu e “clandestini”, giunti del paese dei cedri dal 2011 in poi. In parole povere: affrettatevi a rientrare in patria. I civili siriani in fuga dalla guerra sono così sgraditi al punto da non essere neppure definiti profughi di guerra ma semplicemente «sfollati», anche se hanno dovuto attraversare la frontiera con il Libano, come altri milioni di rifugiati siriani hanno fatto con la Turchia...