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Per Liberi e Uguali ci vorrebbe un piano femminista
Abbiamo finalmente mollato gli ormeggi. Tra i molti temi positivamente e problematicamente evocati dall’inizio della navigazione che, dall’assemblea di domenica scorsa, ci condurrà alle elezioni politiche e oltre, vi è […]
Abbiamo finalmente mollato gli ormeggi. Tra i molti temi positivamente e problematicamente evocati dall’inizio della navigazione che, dall’assemblea di domenica scorsa, ci condurrà alle elezioni politiche e oltre, vi è […]
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 6 dicembre 2017
Abbiamo finalmente mollato gli ormeggi. Tra i molti temi positivamente e problematicamente evocati dall’inizio della navigazione che, dall’assemblea di domenica scorsa, ci condurrà alle elezioni politiche e oltre, vi è un punto che mi sta particolarmente a cuore chiarire e discutere. Credo infatti che le questioni di genere non vadano considerate un dettaglio, o elemento collaterale, ma essere fattore costitutivo, direi genetico, della cultura politica, del profilo programmatico, dell’identità stessa della “nuova proposta” a cui, in tante e tanti, ci siamo messi a lavorare. Ce lo ricordano le puntuali osservazioni di Norma Rangeri, che ieri ha scritto su questo giornale...