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Per ricordare e ricostruire, pietra su pietra

Per ricordare e ricostruire, pietra su pietraGunter Demnig a Torino

Giornata della Memoria L'artista tedescoGunter Demnig ha iniziato a posizionare le pietre di inciampo a Colonia nel 1995 poste di fronte alle abitazione degli ebrei deportati. Ora sononelle città di tutta Europa e, in questi giorni anche a Torino

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 23 gennaio 2016
Si chiamava Eleonora Levi, abitava in corso Massimo d’Azeglio 12, a Torino. Ma «i tedeschi» se la portarono via da un letto della clinica Sanatrix dove era ricoverata. Morì ad Auschwitz nel 1944, aveva sessant’anni. La Pietra d’Inciampo che la ricorda, incastonata nel selciato davanti alla casa di Eleonora, è la numero cinquantamila in Europa. Pietra d’inciampo, Stolpersteine, un porfido di ottone lucente, dieci centimetri per dieci, che porta incisi la dicitura «Qui abitava», il nome, la data di nascita, il luogo di deportazione e, quando ciò è possibile, la data di morte. Si deve all’artista tedesco Gunter Demnig l’idea...

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