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Per un memoriale dei bambini del ’45

Per un memoriale dei bambini del ’45

Sciesopoli Il luogo di vacanze della gioventù fascista divenne centro di accoglienza dei piccoli sopravvissuti ai campi, in transito verso Israele. Oggi la colonia, rischia la demolizione e la cancellazione della memoria

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 25 gennaio 2014
Avevano conosciuto l’inferno dei campi di sterminio. Agli occhi di quelle piccole vittime miracolosamente sopravvissute all’olocausto la grande casa, a poche centinaia di metri dal centro della piccola cittadina in Val Seriana, doveva apparire come il castello di una fiaba. La colonia montana di Sciesopoli, che prese il nome del calzolaio milanese Antonio Sciesa ucciso nel 1840 in una sommossa  anti austriaca, durante il ventennio aveva ospitato i ragazzi della élite fascista. Caduto il fascismo e finita la guerra, nel settembre del 1945, una delegazione composta dal Presidente della Comunità Ebraica di Milano Raffaele Cantoni assieme a Moshe Ze’iri, membro...

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