Cultura

L’estetica urbana del pregiudizio

L’estetica urbana del pregiudizioLondra, gentrificazione – Foto di Miguel A. Amutio

Geografie Intorno al libro «La gentrificazione è inevitabile e altre bugie» di Leslie Kern (Treccani). Le discriminazioni (etnia, genere, economiche) sono collegate anche al mercato degli immobili statunitense e hanno origine negli anni Trenta con le pratiche del «redlining»: mappe con sopra segnato a colori il grado di rischio delle aree urbane e con il rosso quelle escluse dall’accesso a mutui e prestiti

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 30 novembre 2022
Dovunque nel mondo, «rigenerare», come il nuovo lessico urbano impone di chiamare le trasformazioni di parti più o meno vaste di città, non è indipendente dalle logiche del mercato immobiliare che nel mattone vede mitigate la volatilità dei capitali finanziari. Dall’estetica di edifici moderni, efficienti ma soprattutto originali, ne sono appagati anche i politici. Per ricevere consenso alienano aree e immobili pubblici, indifferenti al cambiamento sociale (displacement) che ne consegue. In questi anni le strategie della «rigenerazione», mascherate da amministratori pubblici, urbanisti e accademici come pragmatica rifunzionalizzazione delle aree centrali o di recupero di una migliore vivibilità nei quartieri periferici,...

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