Cultura
Per una poesia della relazione
Intervista Parla Jacopo Crivelli Visconti, curatore della trentaquattresima Biennale di são Paulo, che aprirà in presenza il 4 settembre con il titolo in omaggio a Thiago de Mello, «Faz escuro mas eu canto (Si fa notte ma io canto)»
Belkis Ayon, «The supper», 1988
Intervista Parla Jacopo Crivelli Visconti, curatore della trentaquattresima Biennale di são Paulo, che aprirà in presenza il 4 settembre con il titolo in omaggio a Thiago de Mello, «Faz escuro mas eu canto (Si fa notte ma io canto)»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 7 agosto 2021
La 34a Biennale di são Paulo, dopo una serie di «tappe» di avvicinamento e slittamenti dovuti alla emergenza sanitaria, si aprirà (con non poco coraggio) in presenza il 4 settembre, all’insegna di un verso che – alla luce della pandemia, peraltro di là da venire quando si è creata l’architettura concettuale di questa mostra – suona oggi profetico, calamitando a sé tutte le speranze: è quel Faz escuro mas eu canto (Si fa notte ma io canto) del poeta Thiago de Mello, nato nel 1926 nello stato d’Amazzonia, che dall’alto dei suoi 95 anni non ha mai smesso di celebrare...