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Per una rottura europea della governance della crisi: il caso Italia
Movimenti L'analisi dei movimenti emiliani: "Non bisogna temere di svendersi alla rappresentanza: la sua crisi è irreversibile e bisogna giocarla fino in fondo, invadendo lo spazio politico che ora c'è"
Movimenti L'analisi dei movimenti emiliani: "Non bisogna temere di svendersi alla rappresentanza: la sua crisi è irreversibile e bisogna giocarla fino in fondo, invadendo lo spazio politico che ora c'è"
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 29 gennaio 2015
Linee di comando 26 gennaio 2015. Anno VII° della Crisi. Chiamiamola pure Grande Recessione o Lunga stagnazione, non importa. Epicentro delle turbolenze è l’Europa, quel vecchio progetto di un luogo di pace e prosperità sembra ormai un vago ricordo, forse uno slogan elettorale, al massimo una bella dichiarazione su qualche documento ufficiale. La verità è un’altra. L’avvento della crisi, come narrazione e come fatto, ha innescato una serie di profonde trasformazioni politiche, economiche e sociali nel Vecchio Continente. Due sono gli elementi che risaltano, unificazione del comando e gestione differenziale del potere. La Troika, questa strana commistione fra Commissione europea,...