Alias Domenica

Perché ci immedesimiamo con le rappresentazioni del male

Perché ci immedesimiamo con le rappresentazioni del maleRobert Wilson, Deafman Glance, 1970

Critica comparata Dal «Martirio di San Matteo» di Caravaggio a «Deafman Glance» di Wilson: il potere seduttivo dell’arte nel saggio Bompiani «Empatia negativa»

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 9 ottobre 2022
Nel terzo capitolo della Banalità del male, Hannah Arendt racconta un episodio in apparenza poco rilevante rispetto all’entità dei crimini di Eichmann, ma molto significativo per riflettere sulle diverse sfumature del concetto di ‘male’ e sul legame tra questa categoria e la sua rappresentazione. Il poliziotto incaricato – scrive Arendt – di «salvaguardare il benessere mentale e psicologico» di Eichmann, detenuto a Gerusalemme per il famoso processo, gli portò da leggere Lolita; ma dopo un paio di giorni l’imputato restituì il romanzo con indignazione: «Ma è un libro proprio sgradevole!». Il rifiuto di leggere Lolita è emblematico e infatti Arendt...

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