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Perché la «ripresa» è a rischio stagflazione

Perché la «ripresa» è a rischio stagflazione

Crisi finanziaria L’abnorme espansione del Debito Pubblico, soprattutto nei paesi occidentali, non può durare a lungo. Il rapporto debito/Pil è diventato in molti paesi, Italia in prima fila, un peso insostenibile nel medio periodo per cui è molto probabile che si fermerà l’acquisto dei titoli di Stato da parte delle Banche Centrali, e quindi si ridurrà la quantità del denaro in circolazione

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 13 ottobre 2021
Per oltre un decennio, da quando la crisi finanziaria importata dagli Usa colpì i paesi europei, governanti e banchieri aspettavano che i prezzi di molti beni di consumo tornassero a salire, dopo la caduta determinata dalla crisi della domanda da parte di imprese e consumatori. Più volte la Bce, la Commissione Europea, ed anche la Fed, invocavano un aumento dell’inflazione al 2%, cifra ideale secondo gli economisti mainstream per sostenere la crescita senza perdere il controllo dell’aumento dei prezzi. COME SAPPIAMO per combattere la recessione che batteva alle porte le banche centrali di Usa, Ue, Giappone e Gran Bretagna, hanno...

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