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Perché l’acqua pubblica conviene a tutti
Il referendum tradito Tutte le norme internazionali assegnano al servizio idrico il carattere di diritto umano incomprimibile. Eppure anche dopo il referendum del 2011 i vari governi insistono sulla gestione privata. Sbagliando
Per l'acqua pubblica – Simona Granati
Il referendum tradito Tutte le norme internazionali assegnano al servizio idrico il carattere di diritto umano incomprimibile. Eppure anche dopo il referendum del 2011 i vari governi insistono sulla gestione privata. Sbagliando
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 18 marzo 2016
Dopo il referendum del giugno 2011 la questione dell’acqua-bene comune non ha avuto un seguito legislativo. Anzi, le misure concernenti il servizio idrico poste in essere dai governi che si sono succeduti – da Berlusconi a Renzi – hanno tutte teso a favorire la privatizzazione del settore, in contrasto con la volontà espressa dalla maggioranza del corpo elettorale. Tant’è che è dovuta persino intervenire la Corte costituzionale per ricordare il divieto di reintrodurre la normativa abrogata per via referendaria (sent. 199 del 2012). Ciononostante non è venuta meno la caparbia volontà dei governi di privatizzare il servizio idrico. Da un...