Internazionale

Perché l’Isis violenta la “sposa del deserto”

Perché l’Isis violenta la “sposa del deserto”Macerie della guerra civile siriana – Reuters

Siria Distrutto il tempio di Bel, simbolo del sito archeologico e dell'incontro di culture e popoli diversi. Una storia di cui il pensiero manicheo del "califfo" ha paura

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 1 settembre 2015
Prima il tempio di Baal Shamin, poi l’atroce esecuzione dell’archeologo siriano Khaled Asaad. La furia dello Stato Islamico non si è ancora saziata. E domenica ha riecheggiato di nuovo tra le rovine del più affascinante sito archeologico siriano: Palmira è stata violata ancora. Candelotti di dinamite hanno devastato  il tempio di Bel, il più noto simbolo della “sposa del deserto”, risalente al primo secolo d.C. e consacrato al dio Bel, il Giove partico. A riportare la notizia sono stati per primi i residenti di Tadmor, la città nuova nata intorno al sito: in piedi sarebbe rimasto solo un muro. Una...

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