Alias Domenica
Pericoli, colline germinali cosparse di «furti»
A Milano, Palazzo Reale, la mostra di Tullio Pericoli "Frammenti", a cura di Michele Bonuomo Dai conterranei marchigiani Giacomelli e Licini (e Scarabicchi), ai «tatuaggi» di Congdon, ai "Phénomènes" di Dubuffet, la sua paesaggistica è anche un originale palinsesto novecentesco
Tullio Pericoli, "Combinazioni", 2012
A Milano, Palazzo Reale, la mostra di Tullio Pericoli "Frammenti", a cura di Michele Bonuomo Dai conterranei marchigiani Giacomelli e Licini (e Scarabicchi), ai «tatuaggi» di Congdon, ai "Phénomènes" di Dubuffet, la sua paesaggistica è anche un originale palinsesto novecentesco
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 21 novembre 2021
Giuseppe FrangiMILANO
Sul farsi: com’è rivelatore il titolo che Tullio Pericoli ha voluto dare a una serie di lavori realizzati tra 2018 e 2019 e presentati in una sala della mostra milanese di Palazzo Reale (Frammenti, a cura di Michele Bonuomo, fino al 9 gennaio, catalogo Skira). Si tratta di una serie di acquerelli, tutti quadrati e delle stesse dimensioni, 60 per 60 centimetri. Sono naturalmente dei paesaggi, con la costante a lui famigliare del punto di vista aereo e della linea di orizzonte altissima, portata al limitare della carta. Ci sono dei segni che evocano un linguaggio in codice: piccoli tratti...