ExtraTerrestre

Pesca e plastica, trappole infernali per le tartarughe

Reportage Nel mare Adriatico ogni anno migliaia di cetacei rimangono vittime della pesca intensiva: reti a strascico e palangari gli strumenti di morte

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 28 giugno 2018
La motovedetta della Guardia Costiera CP828 si allontana lentamente dal porto di Pescara. Trasporta una tartaruga marina Caretta caretta che, dopo una lunga convalescenza, torna a nuotare in mare. L’imbarcazione procede all’interno di un corridoio punteggiato da boe gialle che segnalano una serie di reti fisse da posa. Bisogna arrivare almeno a tre miglia a largo dalla costa per essere certi di rilasciarla lontana da queste potenziali trappole. Il suo nome è Falkor, come il fortuna-drago del romanzo “La storia infinita” di Michael Ende. E di fortuna questa tartaruga, una volta tornata in mare, ne avrà certamente bisogno. È UNA...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi