Europa
Pescecani adriatici intorno ai cantieri di Pola
Croazia mon amour A Pola, sulla costa istriana della Croazia, gli storici cantieri navali Uljanik si stagliano al tramonto come lo scheletro di un cetaceo spiaggiato. Dopo tante promesse e tentativi di salvataggio più o meno credibili, a ottobre saranno definitivamente chiusi. La rabbia degli operai, costretti a emigrare o a trasformarsi in camerieri.
Operaio in bici davanti a un battello ancorato alla banchina del cantiere di Pola per manutenzione
Croazia mon amour A Pola, sulla costa istriana della Croazia, gli storici cantieri navali Uljanik si stagliano al tramonto come lo scheletro di un cetaceo spiaggiato. Dopo tante promesse e tentativi di salvataggio più o meno credibili, a ottobre saranno definitivamente chiusi. La rabbia degli operai, costretti a emigrare o a trasformarsi in camerieri.
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 18 agosto 2019
Christian EliaPOLA
Per provare anche solo a immaginare il rapporto della città di Pola con il mare, con le navi, con la cantieristica, bisogna partire da un cimitero. A Pola, nel cuore di un parco di fronte al mare, tra ville antiche edificate come alloggi degli ufficiali di marina, c’è il KuK Marinefriedhof, il Cimitero imperiale e reale della Marina militare, diventato un più grandi cimiteri militari d’Europa. Oggi accoglie i resti di 150 mila persone, il triplo dei vivi che risiedono in città. Tra loro è ricordato anche Nazario Sauro, icona dell’irredentismo italiano e dei confini che sono invenzioni politiche. «Prima...