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Pete Sunde: «Pirati, dobbiamo craccare la sinistra»
Internet Pete Sunde, fondatore dell’originaria «Pirate Bay» e di Flattr, ammette il fallimento «moderato» del partito pirata in (quasi tutta) Europa. Ma la lotta per la creatività e la cultura libera continua, «incendiando» e «hackerando» ciò che resta della sinistra
Pete Sunde
Internet Pete Sunde, fondatore dell’originaria «Pirate Bay» e di Flattr, ammette il fallimento «moderato» del partito pirata in (quasi tutta) Europa. Ma la lotta per la creatività e la cultura libera continua, «incendiando» e «hackerando» ciò che resta della sinistra
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 29 aprile 2015
Contano le parole, certo. Ma forse in questo caso conta di più capire chi le ha dette. La frase in ogni caso non si presta ad equivoci: «Il movimento pirata è morto». Finito. Inutile e inutilizzabile. Almeno per chi non si accontenta di emendare le voluminose direttive europee. Ma ha ambizioni più grandi. Più radicali. Parole, giudizi, si diceva. Che forse però assumono un significato diverso se si attribuiscono al suo autore: Pete Sunde. E’ ancora giovane, 37 anni, un volto quasi infantile, è finlandese ma – purtroppo per lui, come vedremo – ha tanti amici e parenti in Norvegia...