Cultura
Peter Cunningham, indagine tra i segreti di un’anima di confine
L’intervista Parla lo scrittore di Waterford che firma «La fedeltà della spia» per Sem. L’autore del «ciclo» di Monument racconta il conflitto in Irlanda in una inedita spy story. «Marty, il protagonista, si muove tra due mondi. La frontiera tra la Repubblica di Dublino e l’Ulster incarna la frattura che cela in sé»
Jamie Dornan in una scena di «Belfast», scritto e diretto da Kenneth Branagh nel 2021
L’intervista Parla lo scrittore di Waterford che firma «La fedeltà della spia» per Sem. L’autore del «ciclo» di Monument racconta il conflitto in Irlanda in una inedita spy story. «Marty, il protagonista, si muove tra due mondi. La frontiera tra la Repubblica di Dublino e l’Ulster incarna la frattura che cela in sé»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 29 aprile 2023
Cosa si cela davvero nel cuore di un romanzo di spionaggio, cosa può rendere una spy story indimenticabile e per certi versi capace di chiudersi ponendo ancora nuove domande? Con la La fedeltà della spia (Sem, pp. 238, euro 20, traduzione di Laura Grandi) Peter Cunningham sembra offrire una risposta, se non definitiva, perlomeno in grado di porre una seria ipoteca sul futuro. Intorno al personaggio di Marty Ransom, via via efficiente funzionario della diplomazia di Dublino, affettuoso cugino di un leader dell’Ira, riluttante agente dell’intelligence britannica, cresciuto da un padre, il «Capitano», nel mito, un po’ gaglioffo nelle terre...