Visioni
Peter Evans, l’eco spumeggiante di una fanfara free
BERGAMO JAZZ FESTIVAL Tra avantgarde e tradizione la tre giorni orobica fa il tutto esaurito
il trombettista americano Peter Evans – foto Gianfranco Rota
BERGAMO JAZZ FESTIVAL Tra avantgarde e tradizione la tre giorni orobica fa il tutto esaurito
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 26 marzo 2013
Mario GambaBERGAMO
Anche questa volta abbiamo il pezzo forte. Bergamo Jazz 2013 incorona Peter Evans, trombettista americano. Quasi una scoperta, nonostante sia attivo a apprezzato da circa dieci anni. Un prodigio, non c’è dubbio. Sta in quell’area che di solito si definisce avanguardia, sperimentale, parole così. In trio all’Auditorium, sessione pomeridiana del festival, quella «per palati fini». I partner sono grandiosi quanto lui: John Ebert al contrabbasso e Kassa Overall alla batteria. Mette insieme iterazioni di poche note e veloci fraseggi di alto virtuosismo che denotano una conoscenza dell’hard bop. Ma il discorso di Evans va oltre tutti i modelli identificabili. C’è...